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Nuvole di Libertà: graphic news come nuova frontiera dell’informazione

Nuvole di Libertà era il titolo dell’incontro sul mondo dell’informazione a fumetti Un titolo leggero per raccontare un fenomeno comune tra le diverse sponde del Mediterraneo, quello delle graphic news.Ha condotto l’incontro Stefania Mascetti, web editor di Internazionale, tra gli ospiti Doaa el-Adl, fumettista egiziana, Samir Harb, architetto e graphic novelist palestinese, Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, e Paola Cannatella, fumettista siciliana.

Stefania Mascetti ha introdotto il dibattito con un excursus sull’evoluzione del fumetto come mezzo sia di satira che di informazione, arrivando ad essere perfino uno strumento per raccontare la storia e le tradizioni di un Paese.  I tre fumettisti, con i loro modi diversi di usare l’immagine per fare informazione, hanno fornito risposte diverse allo stesso interrogativo: qual è la forza di fare narrativa attraverso immagini?

Secondo Laura Silvia Battaglia e Paola Cannatella, il fumetto può essere l’unico veicolo per raccontare per immagine ciò che non può essere fotografato o filmato. È questo il caso del loro progetto “La sposa yemenita”, graphic novel che raffigura un matrimonio nello Yemen, un rito nuziale sconosciuto al mondo occidentale dal momento che la donna in un abito “discinto” come quello da sposa non può essere vista né fotografata. Paola Cannatella ha aggiunto che per lei un altro punto di forza del fumetto è la sua capacità di discostarsi da una descrizione realistica fornendo un’interpretazione della realtà. Il fumetto ha inoltre il potere di attirare l’attenzione del lettore attraverso disegni accattivanti, per poi sorprenderlo con contenuti forti, come “droni o attacchi suicidi”.

Samir Harb, dal profilo professionale molto distante da quello delle colleghe, ha risposto raccontando il processo creativo con cui cerca di fondere architettura e fumetto per esplorare e criticare le trasformazioni paesaggistiche dei territori palestinesi occupati. Ricostruendo la storia degli edifici, racconta le vicende delle persone che li hanno abitati. Ad esempio, il suo ultimo lavoro – ancora inedito – racconta recenti vicende politiche, come la cattura dei membri di Hamas da parte dell’autorità palestinese. “Dopo le divergenze interne l’autorità palestinese ha iniziato a incarcerare i membri di Hamas, evento che ho raccontato attraverso la sua irruzione in un edificio, che diventa così il fulcro della narrazione”, ha spiegato Samir.

Doaa el-Adl è stata la prima ad aver affrontato il tema della censura dichiarando che i due elementi che non devono mancare al vignettista politico sono la possibilità di reperire informazioni e la libertà di diffonderle. Vignettista da oltre dieci anni, Doaa ha parlato del motivo che l’ha spinta a disegnare la sua ultima raccolta di più di 50 vignette sulle donne: “volevo che tutti sapessero quello che noi donne arabe pensiamo e come viviamo, perché so che in occidente questo è un punto di vista che manca”. “Il fumetto è anche ricerca”, ha continuato Doaa. La seconda parte della sua raccolta tratta infatti delle leggi che discriminano le donne in Egitto, frutto di molte ricerche e indagini. Ciò che più l’ha sorpresa è che molte donne egiziane siano rimaste stupite del fatto che ci fossero così tante leggi che limitano la loro libertà di cui non erano a conoscenza. Questo è la prova del fatto che il fumetto ha un altro grande punto di forza: è un’arte che si muove e si diffonde più velocemente di un articolo. Trascende i vincoli linguistici e parla con immediatezza.

 

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