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Un mare di cultura: l’arte che unisce!

Arte e mediterraneo, arte e acqua.  Progetti che attraversano il mare, progetti che raccontano l’importanza dell’acqua agli studenti delle scuole superiori. Arte e cultura che danno lavoro ai giovani e producono legami, condivisioni, collaborazioni.  Tutto questo al centro del panel condotto da Stefano Pezzato, del Museo Pecci di Prato che al tavolo di “Un mare di cultura” ha incontrato artisti ed operatori culturali.

Tanti spunti e percorsi diversi ma un comune denominatore: l’importanza dell’arte e della creatività, per comprendere il mondo che ci circonda e, soprattutto, per renderlo un posto migliore. Si parte con il progetto di Doris Maninger “Bella per forza”, una stoffa tessuta lunga decine di metri, lavoro portato avanti in più luoghi d’Italia; una sorta di tour che simboleggia, insieme alla stoffa stessa, l’unione di popoli lontani: si tratta di vari tessuti cuciti in varie tappe del viaggio, e durante il Festival del Mediterraneo, domenica mattina, verrà srotolato, con l’aggiunta del pezzo dedicato proprio alla città di Prato.

Accanto a lei Debora Giorgi e le statue in ceramica, esposte al Museo Pretorio di Prato con la mostra “Identiteè Fluide”, realizzate da artigiani tunisini arrivate fino alla biennale di Milano e diventate patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.  Tessa Moroder di Lottozero racconta invece l’idea di dedicare uno spazio interamente ai nuovi designer all’interno di un capannone abbandonato appartenuto al padre nella Chinatown pratese: luogo di incontro di idee ed artisti di vario tipo.  Alessandra Tempesti, curatrice artistica di Lottozero, racconta: “Abbiamo messo il nostro spazio a disposizione di due giovanissimi artisti francesi: spazio in cui hanno vissuto per sei settimane dando libero sfogo alla loro creatività con materiali tessili e non solo (cemento, ceramica…); in queste sei settimane sono stati organizzati eventi e workshop aperti a tutti affinché si creasse un legame tra artisti e visitatori di culture differenti; lo spazio, in quelle sei settimane, è rimasto aperto 24 ore al giorno”. Lottozero ha vinto il premio Culturability della Fondazione Unipolis nel 2017.

Progetti diversi e dedicati alle scuole quelli portati avanti dal Centro per l’arte contemporanea Pecci e la Water Right Foundation. Ne parlano Irene Innocente e serena di Grazia, che raccontano la loro esperienza frutto di varie collaborazioni con le scuole superiori della zona portando nelle varie classi progetti legati all’acqua: attraverso incontri e workshop il progetto ha voluto spiegare ai ragazzi e alle ragazze la complessità che c’è dietro a piccole cose, per noi scontate (ad esempio l’acqua pulita e potabile che esce dai rubinetti delle nostre case).Con il progetto sono state fatte realizzare agli studenti idee e progetti per limitare al minimo lo spreco di acqua. “Hanno compreso appieno – racconta – come l’utilizzo della natura può essere imprescindibile per ovviare a problemi che ci sembrano insormontabili. Non si può pensare ad un territorio statico. Noi, insieme ai ragazzi, vogliamo mettere in moto occasioni virtuose per la nostra sopravvivenza. È l’unico modo.”