Il festival

Perché un Festival dedicato al Mediterraneo? Perché il Mediterraneo siamo noi e perché il Mediterraneo è quel centro nevralgico su cui riflettere, lavorare, raccontare, soprattutto in tempi come questi: “La nostra inerzia, la nostra rassegnazione, il nostro disinteresse, la nostra involontaria complicità – dice Raffaele Palumbo, direttore artistico del Festival – sta frapponendo una sorta di distanza di sicurezza tra noi e il resto dei popoli del Mediterraneo. Stiamo cercando di non condividere uno stesso destino. Il nostro isolamento timorato sta contribuendo a farci perdere la nostra dignità di esseri umani. Il nostro Festival è un piccolo contributo a generare un racconto comune e nuovo del continente liquido, come lo chiama Braudel. Guardare gli altri per guardarci allo specchio”.
Intorno a queste convinzioni COSPE onlus, Regione Toscana, Comune di Prato e i partner promotori, Libera, Amnesty International e Legambiente Italia, hanno ideato e realizzato, a partire dal 2017 (con un prequel di lancio nel novembre del 2016) il Festival “Mediterraneo Downtown”. La partecipazione di tanto pubblico, l’adesione di tanti soggetti regionali e non, l’entusiasmo degli ospiti provenienti da tanti paesi delle sponde nord e sud del Mediterraneo, ci hanno confermato che un Festival come questo è necessario. Torniamo quindi per la seconda edizione (Prato 3- 6 maggio 2018), con tante  conferme e qualche novità nella formula: rimangono i tanti ospiti internazionali, le mostre fotografiche disseminate nei luoghi più significativi della città, talk show, presentazione di libri, cinema, teatro e tanta musica, ma, novità, i giorni diventano quattro invece di tre e il fulcro del Festival sarà il centro storico di Prato, con i suoi palazzi, i suoi teatri, le sue piazze e le sue logge.

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