MEDMOVIENIGHT - Cibo, frontiere e diritti.

In collaborazione con il “Terra di Tutti Film Festival” torna la serata cinematografica e anche questa è dedicata al cibo, al lavoro dei campi, al contatto con la terra: “I Villani” (Italia| 2018| 83’),  per la regia di Daniele De Michele, in arte Don Pasta, uno dei più inventivi attivisti del cibo come lo ha definito il New York Times, e la sceneggiatura di Andrea Segre, attivista e regista affermato,  è un documentario sui generis,  che seguendo la vita di quattro personaggi dall’alba al tramonto ci racconta anche la storia della cucina italiana, i rischi di “perderla” e le sfide per salvarla. Presentato alle Giornate degli autori di Venezia lo scorso anno, “I Villani” è anche un manifesto per salvare un patrimonio vivo come la tradizione culinaria italiana contro l’omologazione a un modello gastronomico uguale in tutto il mondo.  Ad aprire la serata il corto di Luigi D’Alife, “Il confine occidentale” (Italia| 2018 |20’). Un docu-reportage sulle decine di uomini e donne della Val di Susa che tutti i giorni provano a sfidare le alpi per raggiungere la Francia. Queste strade di confine, questi sentieri, non sono una nuova rotta della migrazione, ma vedono transitare da centinaia di anni persone di ogni lingua e colore, in cerca di qualcosa di diverso, forse migliore, spinti dalla forza della libertà e della dignità.

IL CONFINE OCCIDENTALE

LUIGI D’ALIFE | ITALIA | 2018 | 20’

Sui pendii innevati dell’alta Val di Susa decine di uomini e donne provano tutti i giorni a sfidare le alpi per raggiungere la Francia. Queste strade di confine, questi sentieri, non sono una nuova rotta della migrazione, ma vedono transitare da centinaia di anni persone di ogni lingua e colore, in cerca di qualcosa di diverso, forse migliore, spinti dalla forza della libertà e della dignità.

Le migrazioni non sono altro che un viaggio circolare dell’umanità. Il voltarsi indifferenti dall’altra parte alle volte è ben più che un rischio, perchè nessuno si salva da solo.

I VILLANI

DANIELE DE MICHELE | ITALIA | 2018 | 84′

 La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film segue quattro personaggi dall’alba al tramonto, da inizio a fine giornata di lavoro. Il passare delle ore scandisce la presentazione di ogni personaggio. Li si vede inizialmente nei loro spazi, nelle loro mansioni, per poi addentrarsi nelle loro difficoltà quotidiane. Al calar del sole emerge la soluzione, attraverso la loro etica, il loro sapere, la comunità che creano, l’eredità che lasciano. Sono stati scelti quattro personaggi che potessero rappresentare la cucina italiana, rispettando le varie caratteristiche che la compongono: Nord e Sud, uomini e donne, giovani e anziani. Quattro “villani” che parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze ad adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro personaggi con le loro famiglie per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditatasi salverà o scomparirà.