Spettacoli

Concerti, reading, monologhi e spettacoli teatrali: accanto ai talk e agli incontri e agli approfondimenti di attualità, gli spettacoli costituiscono un aspetto rilevante del Festival. Tutti incentrati sul tema mediterraneo, in senso ampio, sono questi appuntamenti a raccontare un contesto culturale variegato e complesso, in cui le diversità si fondono e ci restituiscono bellezza e poesia. Anche quest’anno l’offerta è così varia che si va dal rock di Baraldi e Nada, dalle sonorità sacre di Tanitsufi a quelle dissacranti di Bobo Rondelli. Dai reading di Paolo di Paolo e Giuseppe Cederna allo spettacolo di scena al Fabbricone Lettere a Nour.

Venerdì 5 aprile 2019 – ore 21:00 – Teatro Metastasio

Nada – special guest Angela Baraldi

biglietti 15 | 10 € prevendita sul sito del Teatro Metastasio  / 18 | 13 € cassa teatro

S’intitola “È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO”, il nuovo disco di inediti di NADA, uscito a gennaio sotto la magistrale produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004). Protagonista della musica italiana, interprete e autrice dalla classe e dalla sensibilità uniche, fin dai suoi esordi Nada firma alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali. La sua “Senza un perché”, ad esempio, è stata recentemente inserita da Paolo Sorrentino all’interno della colonna sonora della serie TV “The Young Pope”, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.

Con lei sul palco di questo particolare concerto ci sarà un’ospite speciale che con Nada condivide l’enorme spessore professionale e la grande sensibilità artistica: la cantante e attrice Angela Baraldi. 

Sarà un’occasione unica per gustarsi due fra le più belle voci del panorama italiano degli ultimi 50 anni.

Sabato 6 aprile – ore 19.00 – Museo del Tessuto

Paolo di Paolo in BREVIARIO MEDITERRANEO

“A noi che siamo nati e siamo stati nutriti vicino alle rive mediterranee anche un po’ d’acqua nel fondo di un calice ricorda il mare”. Poco più di trent’anni fa usciva lo straordinario e inclassificabile “Breviario mediterraneo” di Predrag Matvejević. Lo scrittore croato riesce a costruire un romanzo-trattato-diario di bordo fitto di suggestioni e di sorprese. Protagonista, il mare Mediterraneo. I colori, la storia, le carte nautiche, la pesca: molo per molo, pagina per pagina, un canto d’amore al mondo come acqua. Paolo Di Paolo propone una lettura-racconto di “Breviario mediterraneo” con una sonorizzazione a cura di Tommaso Checchi.

Domenica 7 aprile – ore 6.30 Chiostro di San Domenico

Tanitsufi

lngresso libero su prenotazione – si consiglia di portare una coperta su cui sedersi

“Tanitsufi” è il titolo del progetto del polistrumentista tunisino Marzouk Mejri e del trombettista californiano Charles Ferris. Marzouk ci conduce in un incantevole itinerario sonoro nella tradizione devozionale sufi tunisina. Siamo di fronte ad un ingente patrimonio di melodie, ritmi, canti di carattere mistico, condiviso da numerose ed importanti confraternite diffuse in tutto il Nord Africa. Tanit era la divinità protettrice della fiorente città di Cartagine, situata nell’odierna Tunisia. Il riferimento alla dea punica rinvia simbolicamente alla provenienza geografica e culturale dell’ensemble. Nondimeno, nella musicalità popolare tunisina è possibile siano presenti delle influenze pre-arabe, derivanti oltre che dalla cultura berbera (seppure oggi in Tunisia la popolazione di origine berbera sia scarsa), dalle più antiche civiltà punica e fenicia.

Domenica 7 aprile – ore 10:30 – Centro Pecci

Giuseppe Cederna in “Mediterraneo Express”

“Cosa succede nelle nostre vite, cosa deve succedere, perché qualcosa di quello che viviamo – un incontro, un libro, un viaggio – ci tocchi così profondamente da lasciare un’impronta e diventare parte di noi?”

Con questa domanda comincia lo spettacolo di Giuseppe Cederna, un viaggio sull’acqua dalle rive del Gange alle isole del Mediterraneo. Dalle lacrime di Odisseo alle barche dei migranti in fuga dalla guerra. Avventure, naufragi, derive e illuminazioni. Il miracolo delle storie e degli incontri.

Il Mediterraneo è vento e salsedine, odore di fichi cotti dal sole; profumo di cucina, di casa. Voci antiche e familiari. E’ il mare della Vicinanza. E’ Kastellorizo l’isola del film Mediterraneo: “italiani greci: mia faccia mia razza, una faccia una razza.” Ogni anno, da molti anni, il Mediterraneo continua a chiamarmi. E’ un maestro severo e generoso. E qualche tempo fa mi ha regalato una lezione che non dimenticherò più.

Da giovedì 4 a domenica 7 aprile – feriali ore 20.45, sabato ore 19.30, domenica ore 16.30 – Teatro Fabbricone

Lettere a Nour

di Rachid Benzine
traduzione italiana a cura di Anna Bonalume
regia Giorgio Sangati
con Franco Branciaroli
Marina Occhionero 

musiche originali trio Mothra
(Fabio Mina, Marco Zanotti, Peppe Frana)

scene Alberto Nonnato
luci Vincenzo Bonaffini
costumi Gianluca Sbicca

Prodotto da ERT Fondazione, CTB – Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati, Lettere a Nour, già rappresentato in Belgio con notevole successo e dato in lettura all’ultimo Festival di Avignone, è un dramma epistolare fra un padre – intellettuale musulmano praticante che guarda all’Occidente e osserva la sua religione come messaggio di pace e amore – e una figlia, Nour, partita in Iraq per ricongiungersi a un musulmano integralista di cui si è innamorata. ‘Paradossalmente’ mossa dagli stessi principi di amore e tolleranza ereditati dal padre, e quindi non per fanatismo, la figlia finisce per unirsi alla causa jihadista e a pagarne il duro prezzo.
«Sto lavorando da mesi su una domanda fastidiosa – afferma Rachid Benzine a proposito di Lettere a Nour – una domanda che rimbalza sempre indietro come un’emicrania, ricorrente e familiare. Perché giovani uomini e giovani donne, nati nel mio stesso paese, dalla mia stessa cultura, decidono di partire per un paese in guerra e di uccidere in nome di un Dio che è anche il mio? Questa domanda violenta ha assunto una nuova dimensione la sera del 13 novembre 2015: una parte di me aveva appena attaccato un’altra parte di me, seminando morte e dolore. Come vivere con questo tormento? In risposta, a poco a poco, è nato un dialogo epistolare tra un padre-filosofo e sua figlia, partita per la jihad… Questo dialogo è impossibile, difficile, immaginavo».  Mantenendo un respiro universale, Lettere a Nour offre un ritratto per noi inedito della cultura islamica, nel suo complesso confrontarsi con la cultura occidentale.

Il testo di Lettere a Nour è pubblicato nella collana LINEA realizzata da ERT Fondazione e Luca Sossella editore

Biglietti acquistabili sul sito del Teatro Metastasio

Prezzi

  • Intero online 16.00 €
  • Ridotto over 65 online 12.00 €
  • Ridotto Convenzioni online 12.00 €
  • Ridotto soci COOP online 12.00 €
  • Ridotto under 25 online 11.00 €