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“Cattivissimi”. La famiglia Torre di Ventimiglia sotto attacco perché ospitano i migranti in casa. Ma la vera domanda è?: “perché gli altri non lo fanno?”

È Massimo Cirri, storico conduttore di “Caterpillar” su Radio Rai 2, a moderare il panel “Cattivissimi”, sul tema delle famiglie italiane che adottano ragazzi immigrati. E già questa è una garanzia: è l’unico che può giocare e rendere bene lo spirito di un incontro che si intitola “Cattivissimi” e parla di quelle famiglie che in maniera ormai dispregiativa vengono spesso definite “buoniste”, “perbeniste”. Con il cane accucciato sotto i piedi, e i bambini della famiglia allargata che, oltre al nucleo familiare dei Torre-Pirrera da Ventimiglia, comprende una famiglia camerunense. Sono una giovane madre, Miranda il suo fratellino e sua figlia, partorita poco dopo lo sbarco in Italia. E Cirri ripercorre insieme a Elisa, Rosario e Maria Torre, la loro storia dal momento in cui i tre vengono mandati in un campo profughi di Ventimiglia, “È cominciato tutto quando chiesi a Miranda se volesse da mangiare – racconta Maria – nel frattempo al campo continuavano ad arrivare persone, e le docce erano poche per tutti loro, – prosegue – così iniziammo a fargli fare la doccia in casa nostra”.  Dato che per molti la solidarietà pura sembra davvero inconcepibile, i vicini hanno cominciato a insinuare che i Torre approfittassero economicamente della situazione. “Cinque euro a doccia”, ci dicevano, e dicono tuttora, i vicini». Dal vicinato si passa a livello cittadino, da quando buona parte dei ventimigliesi inizia a sostenere che l’elevato numero di profughi in città sia causa loro, dei Torre. Già ma quindi perché lo fanno? «Sono una catechista, sono molto credente, ma la mia fede non ha nulla a che vedere con questo gesto – riprende Maria – Quando ci chiedono perché lo facciamo la nostra risposta è “perché gli altri non lo fanno?” – per infine sdrammatizzare – Erano anni che volevo andare in Africa ad aiutare queste persone, e ad un certo punto me le sono ritrovate tutte qui!”