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Palestina: terra occupata, ferita, viva. Al via la mostra alla Biblioteca Lazzerini

Dal 5 aprile al 5 maggio sarà possibile vedere la mostra sulla Palestina odierna dal titolo “Terra e diritti” di Cesara Dagliana:  trenta scatti per raccontare un viaggio in Cisgiordania. In quella terra che, insieme alla Striscia di Gaza, sarebbe dovuta diventare lo Stato di Palestina, secondo gli Accordi di Oslo.

Purtroppo, dopo gli Accordi di Oslo, niente è cambiato, anzi le cose sono peggiorate e  oggi ai palestinesi resta di fatto circa un quarto del territorio previsto dal Piano di Ripartizione ONU del 1947, che riconosce a livello internazionale i confini tra Israele e il futuro Stato palestinese. E soprattutto non esiste ancora lo Stato di Palestina.

Al contrario, esiste una terra occupata dalle forze militari e dai coloni civili di Israele, che ogni giorno sottraggono metri quadri e risorse naturali, in spregio delle diverse Risoluzioni ONU degli ultimi 70 anni.

Una terra ferita nella sua quotidianità, deprivata dei diritti per i singoli individui, in palese violazione della IV Convenzione dell’Aia e della IV Convenzione di Ginevra. In un quadro in cui, anche a causa del silenzio delle istituzioni internazionali, è molto difficile vivere il presente e quasi impossibile pensare il domani.

Ma ancora una terra viva, in ciascuna persona, che giorno per giorno resta lì, legata e attaccata alla propria terra, che si organizza, lavora, studia, pensa, gioca, vive, e ci racconta che un giorno i palestinesi avranno il loro Stato, in pace con i vicini, qualunque sarà la formula finale.

Abbiamo percorso un breve viaggio in alcuni villaggi della Cisgiordania dove i segni dell’occupazione militare e civile di Israele sono più duri. Abbiamo voluto testimoniare non solo i segni delle ferite, delle fratture, dei diritti negati, ma anche la volontà e la forza di restare, di andare avanti, di provare a immaginare il futuro e la pace, nonostante tutto.

Cesare Dagliana è un fotografo professionista. Negli anni ottanta e novanta inizia come fotogiornalista e in seguito come ritrattista pubblicitario. Dal 2001si occupa di progetti fotografici protratti nel tempo a carattere di reportage, e ricerche personali. Più recentemente utilizza la pellicola e i grandi formati nell’ambito della fotografia documentaria e paesaggistica, approfondendo contenuti di carattere sociale.

cesaredagliana.blog/